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Perché è così difficile fare esercizio fisico dopo il lavoro e se si può risolvere il problema

Per molte persone, la giornata lavorativa non è molto attiva e comporta solo lavoro mentale e, al massimo, una passeggiata in cucina o in negozio. Tuttavia, la sera le energie sono esaurite e l’esercizio fisico è difficile da ottenere. Il fatto è che anche il carico di lavoro mentale può influire sulle prestazioni atletiche, proprio come il carico di lavoro fisico.

Quali prestazioni sportive sono influenzate dallo sforzo mentale
Diversi esperimenti hanno confermato che lo sforzo mentale può ridurre le prestazioni in diversi sport.

Ad esempio, in due studi, dopo lunghi compiti che richiedevano concentrazione, le persone correvano distanze di 3 e 5 chilometri più lentamente del 2-5%. Nell’altro, i giocatori di calcio hanno ottenuto risultati peggiori del 16% in un compito che prevedeva corse brevi e veloci di 20 metri e hanno anche colpito la palla con minore precisione.

Una revisione sistematica di 73 studi ha rilevato che anche 30 minuti di sforzo mentale hanno un effetto negativo sulle prestazioni aerobiche, ovvero sulla capacità di lavorare a bassa intensità per lunghi periodi di tempo.

L’affaticamento mentale riduce le prestazioni negli sport di resistenza, diminuisce il tempo di affaticamento e fa percepire il carico di lavoro come più duro.

Alcuni esperimenti hanno misurato la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna e la contrazione muscolare dei partecipanti, ma non hanno rilevato alcuna differenza tra coloro che si sono allenati dopo uno sforzo mentale e coloro che erano pieni di energia. In altre parole, non erano i cambiamenti fisici a ridurre le prestazioni atletiche.

Gli scienziati hanno ipotizzato che la colpa fosse del livello di sforzo percepito, cioè di quanto fosse duro il carico scelto. Così, in un esperimento, è stato chiesto ai partecipanti di pedalare su una cyclette prima a bassa intensità e poi con tutta la loro forza. Allo stesso tempo, non sono state fornite istruzioni specifiche sulla potenza, ma è stato chiesto loro di orientarsi in base alle sensazioni.

Di conseguenza, le persone che hanno ricevuto un carico cognitivo preliminare hanno lavorato più lentamente degli altri partecipanti, rispettivamente del 16 e del 18% in modalità “leggera” e “pesante”.

In altre parole, dopo una dura giornata di lavoro, la corsa, la bicicletta o il cardio di gruppo saranno più difficili da eseguire rispetto alla mattina o all’ora di pranzo, quando il cervello è ancora affaticato.

Quali indicatori non sono influenzati dalla stanchezza mentale
A differenza dell’esercizio cardio, le prestazioni nell’allenamento della forza e della potenza non sembrano essere influenzate dalla stanchezza mentale.

Ad esempio, un esperimento ha testato l’effetto del carico cognitivo sulle prestazioni nella flessione dei bicipiti con un bilanciere e non ha rilevato alcuna differenza nelle prestazioni. Le persone che hanno eseguito l’esercizio dopo 10 minuti di carico cognitivo hanno eseguito lo stesso numero di ripetizioni di coloro che si sono allenati senza affaticamento mentale precedente.

Anche una revisione sistematica di 11 studi non ha rilevato alcun effetto sulle prestazioni di forza. Gli scienziati hanno concluso che quanto più breve è l’esercizio e quanto maggiore è lo sforzo necessario per completarlo, tanto minore è l’effetto della fatica mentale.

Dopo una giornata di lavoro, si può benissimo allenarsi con il bilanciere o con le macchine, usando pesi pesanti o medi e un basso numero di ripetizioni.

Fate però attenzione agli esercizi unilaterali come gli squat su una gamba sola. Una revisione di sette studi scientifici ha rilevato che lo sforzo mentale compromette il senso dell’equilibrio, sia nelle persone anziane che in quelle più giovani.

Come ridurre gli effetti negativi della fatica mentale
Ci sono diversi modi per evitare un calo delle prestazioni atletiche.

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